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Il
circus della salita ha ospitato ,in
quest’ultimo suo appuntamento, un
personaggio che incarna in tutto e
per tutto lo spirito della
sportività agonistica e non. A pochi
minuti dal via delle libere del
sabato pomeriggio un furgone rosso,
con i loghi Ducati e una 888 SBK in
rilievo, fa il suo ingresso nel
paddock della salita. Lo stupore è
immenso sia tra i piloti che tra gli
addetti all’organizzazione. A mano a
mano che il veicolo si avvinca, il
nome Giancarlo Falappa si fa sempre
più grosso e così, il pilota di Jesi
si prepara a vivere il suo weekend
di cronoscalate. Avevamo già
incontrato Giancarlo durante il WSBK
2008, in quel di Vallelunga,
conoscendo una persona vera, sincera
, interessata al motociclismo come
ogni appassionato che si rispetti.
Lo invitammo anche a presenziare a
diverse manifestazioni ma i suoi
calendari, carta alla mano, non
combaciavano mai con le date delle
gare di velocità in salita.
Trovarselo alla Castione Bazzano per
l’ultima prova del Campionato
Italiano Velocità in Salita ha
dell’incredibile. Il “leone” si è
goduto le prove libere, con commenti
molto positivi e lusinghieri su
quello che è una cronoscalata, a
dispetto di quello che pensava fosse
in realtà. A fine giornata, come in
ogni edizione e con suo immenso
piacere (in quanto erano anni che
non respirava un’atmosfera simile) i
piloti e le persone del paese si
ritrovano a cena, alla consueta
festa di paese, dove si viene
accolti dall’immensa ospitalità di
questa terra. L’ex collaudatore
Bimota ci confida che mai avrebbe
immaginato , prima di questa
occasione, di venire così a contatto
con tutti i piloti, con i meccanici,
con gli appassionati che affollano
il tracciato. Abituato a realtà
quali MotoGP,SBK , venire in questo
CIVS 2010 è un tuffo indietro nel
tempo, catapultati direttamente
(sempre parole sue) a Donington
1989, anno del suo debutto nel
mondiale delle derivate di serie. Di
quel giorno, oltre alla pole e alla
vittoria conseguita, ricorda proprio
quest’atmosfera di amicizia e
sportività tra tutte le persone
interessate alla manifestazione. Un
pizzico di malinconia traspare dalla
sua voce. E’ partito da Brno, il
lunedì dopo le gare della MotoGP,
per venire in quel di Bazzano e mai
si sarebbe aspettato uno spettacolo
simile. Aggiunge anche un messaggio
importante per tutti, soprattutto
per i giovani (ci tiene a
sottolineare): “e’ meglio venire a
gareggiare e divertirsi in queste
manifestazioni che cercare di
emulare i piloti del mondiale lungo
i passi appenninici, divenendo un
pericolo per se stessi e per gli
altri. Nelle cronoscalate, da quello
che ho visto, si corre per
partecipare e non per vincere, a
differenza di tante altre
manifestazioni, anche a livello
italiano. I motoclub si impegnano
per rendere sicuri il più possibile
i percorsi, e dopo la gara, tutti
insieme a cena, per scambiarsi
opinioni e pensieri sulla giornata
appena trascorsa”. Il Giancarlo
Falappa del 1989 verrebbe
sicuramente a gareggiare in una gara
in salita, per divertirsi,per stare
in compagnia e respirare questa
passione che avvolge l’aria di
Bazzano. Il messaggio dell’ex pilota
Ducati ricalca quello già’ lanciato
da Max Temporali, nel lontano 2008
durante la prima prova del Trofeo
della Montagna a Radicondoli.
Speriamo che queste sensazioni
servano ad invogliare sempre più
persone ad affacciarsi a questa
splendida specialità, ormai elevata
ad un livello che gli spetta di
diritto.
Michele Prontelli “Il Ceppa”
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