Il “Leone di Jesi” alla Castione Bazzano.

25 agosto 2010

 

 

 

Il circus della salita ha ospitato ,in quest’ultimo suo appuntamento, un personaggio che incarna in tutto e per tutto lo spirito della sportività agonistica e non. A pochi minuti dal via delle libere del sabato pomeriggio un furgone rosso, con i loghi Ducati e una 888 SBK in rilievo, fa il suo ingresso nel paddock della salita. Lo stupore è immenso sia tra i piloti che tra gli addetti all’organizzazione. A mano a mano che il veicolo si avvinca, il nome Giancarlo Falappa si fa sempre più grosso e così, il pilota di Jesi si prepara a vivere il suo weekend di cronoscalate. Avevamo già incontrato Giancarlo durante il WSBK 2008, in quel di Vallelunga, conoscendo una persona vera, sincera , interessata al motociclismo come ogni appassionato che si rispetti. Lo invitammo anche a presenziare a diverse manifestazioni ma i suoi calendari, carta alla mano, non combaciavano mai con le date delle gare di velocità in salita. Trovarselo alla Castione Bazzano per l’ultima prova del Campionato Italiano Velocità in Salita ha dell’incredibile. Il “leone” si è goduto le prove libere, con commenti molto positivi e lusinghieri su quello che è una cronoscalata, a dispetto di quello che pensava fosse in realtà. A fine giornata, come in ogni edizione e con suo immenso piacere (in quanto erano anni che non respirava un’atmosfera simile) i piloti e le persone del paese si ritrovano a cena, alla consueta festa di paese, dove si viene accolti dall’immensa ospitalità di questa terra. L’ex collaudatore Bimota ci confida che mai avrebbe immaginato , prima di questa occasione, di venire così a contatto con tutti i piloti, con i meccanici, con gli appassionati che affollano il tracciato. Abituato a realtà quali MotoGP,SBK , venire in questo CIVS 2010 è un tuffo indietro nel tempo, catapultati direttamente (sempre parole sue) a Donington 1989, anno del suo debutto nel mondiale delle derivate di serie. Di quel giorno, oltre alla pole e alla vittoria conseguita, ricorda proprio quest’atmosfera di amicizia e sportività tra tutte le persone interessate alla manifestazione. Un pizzico di malinconia traspare dalla sua voce. E’ partito da Brno, il lunedì dopo le gare della MotoGP, per venire in quel di Bazzano e mai si sarebbe aspettato uno spettacolo simile. Aggiunge anche un messaggio importante per tutti, soprattutto per i giovani (ci tiene a sottolineare): “e’ meglio venire a gareggiare e divertirsi in queste manifestazioni che cercare di emulare i piloti del mondiale lungo i passi appenninici, divenendo un pericolo per se stessi e per gli altri. Nelle cronoscalate, da quello che ho visto, si corre per partecipare e non per vincere, a differenza di tante altre manifestazioni, anche a livello italiano. I motoclub si impegnano per rendere sicuri il più possibile i percorsi, e dopo la gara, tutti insieme a cena, per scambiarsi opinioni e pensieri sulla giornata appena trascorsa”. Il Giancarlo Falappa del 1989 verrebbe sicuramente a gareggiare in una gara in salita, per divertirsi,per stare in compagnia e respirare questa passione che avvolge l’aria di Bazzano. Il messaggio dell’ex pilota Ducati ricalca quello già’ lanciato da Max Temporali, nel lontano 2008 durante la prima prova del Trofeo della Montagna a Radicondoli. Speriamo che queste sensazioni servano ad invogliare sempre più persone ad affacciarsi a questa splendida specialità, ormai elevata ad un livello che gli spetta di diritto.
 


Michele Prontelli “Il Ceppa”

 

 

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